Sara Siriana
29/maggio/2012
Oggi, in Siria come nel mondo arabo, ci troviamo nel pieno della tempesta, donne e uomini. La fragilità del “femminismo” in Siria ci ha sorpreso, in quanto è una patina brillante, ma vuota. Quasi un anno e due mesi sono passati dallo scoppio della rivoluzione, ma la donna siriana non è ancora in grado di produrre un proprio discorso politico-sociale. La sua presenza nelle riunioni politiche è ancora limitata e formale, ogni incontro tende a mettere in evidenza una signora o due, per sfuggire alla solita domanda: “dov’è la donna (la metà della società) nel vostro incontro?”.